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Dal numero 2:

Rinvenimenti di monete nelle regioni adriatiche


Il Prof. Ermanno A. Arslan, nel suo Repertorio dei ritrovamenti di moneta altomedievale in Italia (489-1002), Spoleto, 2005, riporta un elenco di rinvenimenti monetari ordinato per Regione amministrativa italiana con l’aggiunta del Canton Ticino e dell’Istria. L’area esaminata, per quel che concerne l’ambito della nostra rivista, è dunque molto vasta, partendo dalla Puglia sino a tutta l’Istria. Maggiore frequenza di ritrovamenti monetari si registrano in Emilia Romagna, Puglia e Veneto. Da una prima analisi delle voci del repertorio si evince la presenza in Romagna di una grande varietà di moneta bizantina con emissioni di Ravenna e Costantinopoli, ma anche esemplari beneventani e carolingi, moneta vandala ed ostrogota in percentuale significativa, mentre è da sottolineare il ritrovamento di oltre milleottocento Nummi AE del IV-VI secolo rinvenuti presso S. Apollinare in Classe. In Veneto sono segnalati ritrovamenti di monete vandaliche ed ostrogote, ma soprattutto esemplari bizantini. In Friuli si nota la presenza di moneta ostrogota, di solidus di Bisanzio e di esemplari barbarizzati e longobardi. Per l’Istria si registrano ritrovamenti di moneta bizantina (solidus, follis, tremissus...) con emissioni di Costantinopoli, Ravenna, Tessalonica ed alcuni esemplari ostrogoti. Nelle Marche ritrovamenti di moneta bizantina, denari di conio romano e moneta ostrogota. Poche scoperte in Abruzzo, mentre in Molise si segnalano almeno quattro ripostigli in massima parte contenenti moneta bizantina e longobarda. Per la Puglia si nota il rinvenimento di ripostigli di una certa consistenza, con molte monete bizantine, soprattutto follari, e si segnala la presenza di monete arabo-longobarde. Una nota di colore da un ritrovamento calabrese: un follare bizantino all’interno di un flipper. (Angelo Gambella)


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