Dal numero 4:
Felix Ravenna
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La mostra ripropone l’epoca d’oro
di Ravenna tra il V e il VI secolo,
quando la città fu al centro di
commerci e relazioni culturali tra
Africa, Oriente ed Alto Adriatico.
L’esposizione, allestita dalla Fondazione
RavennAntica, prende il
via dai mosaici provenienti dalla
Basilica di San Severo a Classe
per poi esporre piccoli tesori appartenenti
alle classi privilegiate
di Ravenna-Classe, Rimini, Cesena,
Aquileia e l’Istria. Sono presentati
numerosi reperti (tra cui
ceramiche, anfore, cucchiai e coppe
in argento) per illustrare i
commerci e l’artigianato artistico
di ambito ecclesiastico. Elmi, pugnali
e corredi funerari danno
conto, invece, del livello di militarizzazione
dell’epoca. Il sottotitolo
della mostra “La croce, la spada,
la vela: l’Alto Adriatico nel V e
VI secolo”, inquadra perfettamente
il momento storico ritratto. Ravenna,
infatti, una volta diventata
capitale dell’impero (402), ebbe
uno sviluppo notevole non solo
per superficie e monumenti innalzati,
ma incrementò i traffici
marittimi tanto da sostituire
Aquileia come primo approdo
commerciale dell’Alto Adriatico.
Dopo la conquista della città da
parte dei Bizantini (540) in tutto
l’Alto Adriatico vennero realizzati
edifici ecclesiastici di dimensioni
sempre più ampie e dalle ricche
decorazioni, le cui tracce si riscontrano
negli edifici di Ravenna,
Aquileia, Grado, Pola, Parenzo.
La mostra resterà aperta a Ravenna
dal 10 marzo al 7 ottobre
nel complesso di San Nicolò. Info:
054436136. Orario: 10-18.30. Ingresso:
intero 3,50 euro, ridotto
2,50 euro. (Angelo Gambella)
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